LA GESTIONE DELLE ACQUE, DELLE ENERGIE RINNOVABILI, DEI RIFIUTI…… E PERCHE’ NO! ANCHE LA GESTIONE DELLA CULTURA IN UN PICCOLO COMUNE

I MARTEDI’ DELL’ECOISTITUTO – ANNO 2011/2012

” UN ANNO PER STARE CON I PIEDI PER TERRA “

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23 aprile 2012 – ORE 20.30
importante questo incontro avviene di lunedi’

Relatore: Annalisa Marchi (Sindaco del comune di Vaiano)

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Scriveva Schumacher Ernst Friedrich nel 1973 a proposito di crescita:

“Per esempio, avendo stabilito con i metodi puramente quantitativi che il Prodotto Nazionale Lordo di una nazione èDSC_1442 cresciuto diciamo, del cinque per cento, l’economista divenuto econometrico non vuole, e in genere non sa, affrontare il problema se ciò sia da intendersi come un fatto positivo o negativo. Se solo prendesse in considerazione un simile problema perderebbe tutte le certezze: la crescita del PLN deve essere una cosa positiva a prescindere da cosa è cresciuto e da chi, se qualcuno c’è, ne ha tratto beneficio. L’idea che possa esistere una crescita patologica, una crescita insalubre, una crescita dirompente o distruttiva, gli sembra una idea perversa cui non si deve permettere di affiorare. Una piccola minoranza di economisti comincia oggi a domandarsi quanta altra crescita sarà possibile, poiché la crescita infinita in un ambiente finito è ovviamente impossibile; ma anche per costoro non riescono a sfuggire a un concetto puramente quantitativo di crescita. Invece di insistere sul primato della distinzioni qualitative, essi sostituiscono semplicemente alla crescita la non-crescita, vale a dire, un vuoto con un altro”.

Tratto da: Schumacher E. F., 1979 – Il piccolo è bello una tecnologia dal volto umano. Moizzi editore

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Conosci la FINANZA ETICA?

Presentazione di una realtà di finanza etica e obiezione monetaria:
la Cooperativa Mag6

martedì 17 aprile 2012 – ore 20,30

Sede degli incontri: via Germazzo, 189  MOLINO CENTO – Cesena

Ogni minuto, nel silenzio e nella legalità formale delle leggi del mercato, la logica dominante del “massimo profitto possibile” soffoca sempre di più le idee e le iniziative autogestite e collettive, che cerchino di rispettare l’uomo e l’ambiente e che si propongano come embrioni di risposta alla richiesta diffusa di una migliore qualità della vita per tutte le persone.

…in breve chi è Mag6…

obiettivo di fondo: creazione di una rete di persone, gruppi, imprese, che intendano relazionarsi in modo equo e solidale, condividendo ciò che sono e ciò che hanno (denaro, tempo, competenze, informazioni, prodotti, servizi), unendosi sui valori comuni delineati dallo Statuto ma valorizzando al massimo le proprie diversità, lavorando insieme per il benessere della collettività. Da qui le scelte di metodo sono legate a: rapporto di conoscenza e fiducia fra i soci; partecipazione; trasparenza; territorialità; ricchezza delle diversità; lentezza; rapporto solidale fra i soci.

Strumenti e fini: Mag 6 ha sempre cercato di utilizzare la finanza come strumento e non come fine, puntando a favorire un cambiamento strutturale delle “regole del gioco” violente ed opprimenti che definiscono i rapporti fra le persone, promuovendo meccanismi che facilitino una socialità più conviviale e meno competitiva.

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E’ TEMPO DI 5×1000 anche quest’anno potete versarlo all’Ecoistituto (se volete)

PER VERSARE IL 5 x 1.000 ovvero IL CINQUE PER MILLE per l’ECOISTITUTO

Carissimi,

ancora una volta si presenta l’occasione,  durante le dichiarazioni dei redditi, di fare la scelta di donare, per legge, il 5 per mille a favore del GRTA-CIN (questa è ancora la denominazione ufficiale dell’Associazione e questo è il codice fiscale: -01809010406- che dovete inserire nell’apposita casella).
Crediamo sia una donazione ben fatta, i soldi che arriveranno li utilizzeremo per catalogare i libri della biblioteca delle Tecnologie Appropriate.

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14° CANTIERE PER LA COSTRUZIONE DI UN ARCO STORICO

Laboratorio delle Tecnologie Appropriate
Cesena 26 – 28 aprile 2012

Ecco il quattoridicesimo cantiere per costruirsi un arco storico in legno massello. La gestione e l’organizzazione è ormai consolidatat. Abbiamo sempre presente, con la sua grande esperienza e umanità, Sergio, e poi Gigi che è Istruttore regionale  FIARC con specializzazione in Long Bow e l’infaticabile Claudio specialista in archi compositi.
Quest’anno il corso avrà inizio nella sera di giovedì 26 aprile e terminerà nel pomeriggio di sabato 28.  Le attività manuali saranno alternate a brevi momenti teorici in cui si parlerà dei diversi modelli di arco e dei loro usi a secondo delle popolazioni. Questo strumento ha infatti accompagnato l’uomo per millenni, ed è stato modellato e costruito con tecniche differenti a seconda dei materiali a disposizione, delle tecniche di caccia o di lotta che gli uomini adottavano. L’arco di un britannico era ben diverso da quello di un mongolo o di un egiziano.
Il cantiere è aperto ad esperti e a meno epserti, costruire un arco significa apprendere le regole base della lavorazione del legno che hanno uno stretto legame con la conoscenza delle leggi della fisica che ne regolano la forma, la scelta dei materiali, il movimento e la potenza. Per coloro che non hanno mai svolto questa attività manuale, il lavoro inizierà  con il taglio longitudinale di un tronco, quindi si passDSC_0091erà all’uso dell’accetta per sbozzare il legno e dare la sagoma dell’arco. La pialla (sagomata appositamente per lavorare le forme curve) servirà per affinare il lavoro ed infine useremo il coltello a serramanico e la raspa.  Osservando l’arco, messo in tensione, potremo definire i punti in cui intervenire per ottenerne la forma ideale.
Un momento apposito sarà dedicato alla corda che sarà realizzata con fili di lino. Infine passeremo alla costruzione delle frecce, il lavoro si compone di diverse fasi: rendere diritto un ramo di fusaggine con il calore, uniformare la sezione, modellare le punte. Queste ultime potranno essere fatte con acciaio dolce, oppure d’osso o anche in stoppa irrigidita, infine si procede all’impennatura delle frecce. Passo dopo passo verrà illustrata la procedura per fissare i due materiali che compongono l’asta e la punta. In particolare per le frecce con la punta di osso verranno date anche delle indicazione su come produrre la colla artigianale. Durante la fase della decorazione (se rimarrà del tempo), saranno illustrate le tecniche di base necessarie per l’utilizzo delle terre, come sovrapporre i colori e come renderli più lucenti con l’utilizzo della ceralacca. Presso l’Ecoistituto è disponibile un piccolo campo di tiro, perciò impareremo anche i rudimenti del tiro con l’arco. 
Per color che hanno già partecipato al precedente cantiere e vogliono ritornare, è previsto un lavoro di affinatura dell’arco ed in particolare:

1) come mettere in tensione la corda;

2) come realizzare punte di frecce con materiale diverso;
3) se c’è interesse da parte dei partecipanti, parleremo della possibilità di organizzare un corso specifico per la realizzare un arco composito.  Dovete comunicarcelo per tempo.

Chi ha attrezzatura personale e/o legname proprio e desidera utilizzarlo per la costruzione del proprio arco può farlo.

Ognuno di voi è pregato di portare una specialità alimentare della propria terra da condividere con gli altri partecipanti durante la cena del giovedì sera, si cena con ciò che portate.

Il corso è condotta da:
Sergio Savio, Gigi (Luigi) Ruffoni, Claudio Zuntini
E’ da confermare la partecipazione di Paolo Boverio dalla Svizzera

Data di svolgimento del corso
1) Giovedì 26 aprile: arrivo nella serata (ore 18,00). Si cena insieme (ore 20.00 circa), sarà anche un momento di presentazione del corso e di conoscenza dei partecipati e degli esperti. Inoltre vi sarà una breve introduzione ad un possibile corso sull’arco composito in legno e bamboo
2) Venerdì 27 aprile: attività di laboratorio durante tutto il giorno
3) Sabato 28 aprile fino alle ore 17,00: attività di laboratorio. Partenza

Numero di partecipanti
12 persone max. iscriversi al più presto.
Si da preferenza ai soci dell’Ecoistituto poi in ordine di iscrizione.

Luogo di svolgimento e pernottamento
Cesena in località Molino Cento presso la sede dell’Ecoistituto dove è situata l’Aula di Ecologia all’Aperto e il Laboratorio delle Tecnologie Appropriate e abilità manuali. Per chi viene da fuori sarà possibile pernottare gratis in “stile scout” presso la sede dell’Ecoistituto (portare saccopelo e materassino). Chi invece vuole un letto comodo può usufruire delle attrezzature alberghiere (B&B / Hotel / Agriturismi) in prossimità dell’Ecoistituto (http://www.cesena.it). I contatti sono personali.

Come arrivare all’Ecoistituto – Cesena (cliccate sul pulsante in alto a sx di questa pagina “COME ARRIVARE”)

Iscrizione
La quota di partecipazione per ogni singolo partecipante è di €. 150,00. La quota comprende sia l’uso delle attrezzature, sia i pasti e le colazioni dei due giorni di permanenza, sia l’arco che verrà realizzato durante il laboratorio più un quaderno di campagna per prendere appunti.  L’iscrizione dovrà avvenire in forma scritta: inviando un fax al n° 0547323407 oppure inviando un messaggio  e mail: ecoistituto@tecnologieappropriate.it in cui sono riportati tutti i dati personali e la fotocopia dell’avvenuto versamento della quota di partecipazione. La quota è da versare anticipatamente su ccp n° 11784477 intestato a: GRTA­ CIN C.P. 78 Cesena 5 – 47521 Cesena, con causale “14° corso autocostruzione arco in legno“. Per ulteriori informazioni chiamare Daniele 3355342213

Attrezzature e materiali disponibili presso il laboratorio
Per lavorare l’arco: accetta e appoggio in legno, coltellino, pialla, raschietto da restauratore, raspa per maniscalco, carta vetro. Materiale per decorazioni: colori acrilici o terre e ceralacca, cera d’api.
Per le frecce: ossa o lamiere, piume, nocciolo. Per la corda: filo di lino non peciato, cera d’api solida, bostik.

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Corso pratico di tintura naturale delle fibre vegetali (cotone, lino canapa)

Sabato 21 aprile 2012 ore 15-18
domenica 22 aprile 2012 ore 10-13 14-17

Associazione Colori Naturali Rosso di Robbia
Bellaria-Igea Marina (RN)

Sede del corso: via Germazzo, 189  MOLINO CENTO – Cesena

Fino ad anni non troppo lontani la tintura naturale con le piante era patrimonio comune, potremmo dire praticato in ogni casa. Rosso di robbia, giallo di reseda e blu di guado, solo per citare i più famosi, erano difatti colori e piante ben noti anche nel nostro territorio. Dalla metà circa dell’800 i colori sintetici hanno poi pian piano soppiantato quelli naturali con la conseguente perdita di una conoscenza le cui radici si perdono nei secoli.

Il corso, articolato in un fine settimana, si propone a quanti desiderano riscoprire antichi saperi per realizzare colori unici con i quali tingere filati e tessuti che potranno dar vita a capi esclusivi ed ecologici. L’attività sarà incentrata sulla tintura delle fibre vegetali: i partecipanti potranno sperimentare attivamente le varie fasi del lavoro per la realizzazione di un piccolo campionario di tinture che poi resterà loro patrimonio.

Contenuto degli incontri (totale 9 ore):

1° incontro: introduzione alla tintura naturale: storia, materiali, tecniche, strumenti; le fibre vegetali: origine e caratteristiche; mordenzatura (fissaggio) delle fibre.

2° incontro: le principali piante tintorie ed i loro colori; estrazione del colore dalle piante con preparazione del bagno di tintura.

3° incontro: tintura delle fibre vegetali e realizzazione di schede-ricettario.

Numero minimo partecipanti: 10

Numero massimo partecipanti: 15

Prenotazione obbligatoria entro il  21 aprile 2012

Per in formazioni e prenotazioni:  Michela Pasini 328/0709687 info@colorinaturali.com

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IL CONSUMO DEL TERRITORIO IN EMILIA ROMAGNA – IL PRINCIPIO DI PRECAUZIONE, LE CATASTROFI NATURALI E QUELLE PROVOCATE DALL’UOMO

I MARTEDI’ DELL’ECOISTITUTO – ANNO 2010/2011

” UN ANNO PER STARE CON I PIEDI PER TERRA “

27 marzo 2012 – ore 20.30:

Relatore: Raffaele Pignone (Regione Emilia Romagna – Servizio geologico, sismico e dei suoli )

Non si può fare confusione tra meteo e clima, tra osservazioni locali ed elaborazione di dati raccolti su scala globale, tra variabilità stagionali/annuali e tendenze di lungo periodo. In poche parole, non possiamo farci influenzare dalla nostra esperienza quotidiana e locale per analizzare un fenomeno con un’evidenza scientifica innegabile.      (omissis)  DSCN2611

Andando a confrontare le tendenze decennali, la variabilità scompare, lasciando spazio a un evidente aumento delle temperature: negli ultimi trent’anni, in ogni decade la temperatura globale media e stata sensibilmente più calda della precedente. Il periodo 1980-1989 all’epoca fu il decennio più caldo di sempre, ma poi e stato superato dal periodo 1990-1999, a sua volta superato dagli anni 2000-2009. Contemporaneamente, si e assistito a più frequenti fenomeni meteorologici estremi, quali piogge abbondanti e ondate di calore, anche in zone mai prima interessate da eventi cosi intensi. Uno dei dati su cui il rapporto si concentra maggiormente è il riscaldamento degli oceani: le grandi masse d’acqua che ricoprono il pianeta assorbono gran parte del riscaldamento globale (in una misura quantificata oltre il 90%), soprattutto negli strati più superficiali. Di fronte a questi dati scientifici, quello che resta materia di dibattito sono l’entità e la rapidità con cui le conseguenze delle tendenze climatiche in atto si verificheranno e soprattutto le azioni da intraprendere per limitare i fenomeni in corso e contrastarne gli effetti.

Tratto da: Ecoscienza 4/2011 (novembre 2011)
Stefano Tibaldi  Direttore generale Arpa Emilia-Romagna

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TERRA, UN BENE COMUNE DA PRESERVARE: L’ESPERIENZA DI CASSINETA DI LUGAGNANO; ALLA RICERCA DELL’ALTRA POLITICA PER UN’ALTRA ITALIA

I MARTEDI’ DELL’ECOISTITUTO – ANNO 2010/2011

” UN ANNO PER STARE CON I PIEDI PER TERRA “

28 FEBBRAIO 2012 – ore 20.30:

Sede degli incontri: via Germazzo, 189  MOLINO CENTO – Cesena

Relatori: Domenico Finiguerra – sindaco di Cassineta di Lugagnano

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Il sassolino di Cassinetta di Lugagnano.

Quando nel 2002 cominciammo a scrivere il programma della Lista Civica Per Cassinetta  da presentare alle elezioni comunali, giunti al capitolo urbanistica, non abbiamo avuto nessuna esitazione: “Dobbiamo invertire la rotta, dobbiamo immaginare e praticare una politica diversa”.  Politica che è risaputo, a livello locale, ruota tutt’intorno all’urbanistica, considerata la vera e propria ciccia della politica.  Obiettivo, semplice e dichiarato: DSC_0058fermarci, far respirare la terra e lanciare un messaggio nuovo ed inequivocabile, anche agli altri comuni. Dare un segnale di speranza e dimostrare coi fatti che non è impossibile disegnare un piano regolatore che non sia la traduzione delle aspettative del partito del cemento11. La nostra lista civica, con una chiara matrice di  centrosinistra, vinse con il 50,1% dei voti. In Lombardia,  terra padana. Nello stesso comune dove Formigoni, Bossi e Berlusconi, veleggiano ad ogni consultazione attorno al 65%. Avevamo così l’opportunità di fare ciò che andava fatto: prendere atto per davvero che la Terra d’Italia è malata e cominciare a curarla, contribuendo ad un tentativo collettivo di mettere il tema del consumo di suolo in primo piano. Opportunità che non ci siamo lasciati sfuggire. Avevamo in mano un sassolino e l’abbiamo lanciato nello stagno. Un sassolino che cascando nell’acqua ha detto: “Stop al Consumo di Territorio”. Un obiettivo perseguito con un’azione concreta. Anzi, forse l’unica azione concreta possibile per un comune:  l’adozione di un Piano Regolatore Generale che puntasse all’azzeramento del  consumo di  suolo,  che non prevedesse nuove aree di espansione urbanistica e che investisse tutto sul recupero del patrimonio esistente, sulla promozione dell’agricoltura e sulla valorizzazione del paesaggio ambientale e architettonico. Nel febbraio 2007, dopo un lungo procedimento che ha visto la partecipazione della cittadinanza, il consiglio comunale di Cassinetta di Lugagnano ha approvato definitivamente il suo nuovo piano regolatore (PGT, Piano di Governo del Territorio), poi battezzato a “Crescita Zero”. Un piano regolatore che salvaguarda, come previsto dal programma, uno dei beni comuni che possono essere sottoposti alla tutela delle amministrazioni comunali: la terra. Tre mesi dopo, il 26 maggio 2007, i cittadini sono tornati alle urne per eleggere nuovamente il sindaco e il consiglio comunale. La nostra lista civica si è riproposta con lo stesso programma in campo urbanistico, chiedendo agli elettori di confermare la scelta già operata in precedenza. E la risposta è stata molto forte, con un consenso che è passato dal 50,1% al 62,1%.

Leggi il programma del sindaco Finiguerra


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DALLA PIANTA AL CESTO “3° Corso di introduzione alla cesteria e intreccio di un gavagn”

Cesena 10 marzo 2012

(dalle ore 9.30 alle 18.00)

IL CORSO E’ CONDOTTO DA ELENA CAMPACCI

Perché imparare a fare cesti nel 2012?
I cesti che si trovano oggi nei negozi per pochi euro non sono in grado di raccontarci quasi nulla della loro storia: le mani che li hanno fatti, i materiali o l’annata climatica. Imparare a fare un oggetto artigianalmente significa riprendere un legame profondo tra l’uomo e la natura e tra l’uomo, i suoi antenati e le sue tradizioni. Infatti ogni zona aveva un “cesto caratteristico” e non è difficile, guardandoli, riconoscere il carattere della gente a cui appartiene. In un’epoca dominata dal consumismo, dallo spreco e dalle merci che viaggiano senza senso per 100.000 kilometri, il fatto di non acquistare nulla per poter per avere il necessario, diventa un aspetto innovativo. Conoscere piante e stagioni è sufficiente per creare oggetti che durano anche 50 anni (a dispetto della plastica) e che se ne andranno senza produrre nessun inquinamento magari nell’orto..

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Il corso è di carattere prevalentemente pratico.

Riconoscimento, scelta, preparazione dei materiali
Salice, vitalba, canne palustri, sanguinello, olmo… Sono solo alcune delle piante che  possono essere utilizzate per creare  accostamenti inaspettati fra le sfumature che offre la natura che si rigenera ogni anno. S’impareranno a vedere e “scoprire” queste  piante (da sempre parte integrante del nostro territorio) e capire quando e come potarle.

La tecnica dell’intreccio: e gavagn
Imparare ad intrecciare un cesto tipico romagnolo, e gavagn, la struttura e le forme… Con poche tecniche, trucchi, ed accortezze ognuno si porterà a casa il cesto realizzato in giornata.

Costo: 50 € (ognuno porta qualcosa per il pranzo da condividere)

Info e iscrizioni (da effettuarsi entro il 03 marzo 2012):
Elena Campacci
338/1409662   elena.campacci@gmail.com

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CESENA CITTA’ DEL CEMENTO

I MARTEDI’ DELL’ECOISTITUTO – ANNO 2010/2011

” UN ANNO PER STARE CON I PIEDI PER TERRA “

30 GENNAIO 2012 – ORE 20.30:

(per questo mese l’incontro avviene di lunedì)

Sede degli incontri: via Germazzo, 189  MOLINO CENTO – Cesena

Relatori: Davide Fabbri – Gherardi Gianfranco

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Mercoledi 21 dicembre 2011 in Consiglio comunale c’è stata l’approvazione definitiva della Variante al PRG adottata l’anno prima. “Nulla di nuovo sotto il cielo di Cesena – commenta Davide Fabbri, Ecologisti e Civici di Cesena – Verdi europei – anche questa Giunta Lucchi -Moretti – in stretta continuità con la Giunta Conti-Andreucci precedente – continua ad attuare espansioni edilizie ingiustificate nel territorio. L’odore del cemento piace tanto anche a questa Amministrazione. Il problema del consumo di suolo a Cesena non è ritenuto un problema.

A fermare il piano regolatore di Cesena , però, è arrivato il parere contrario della Provincia di Forlì Cesena che ha bloccato le aree edificabili in zona agricola individuate dalla variante al piano presentato un anno fa al consiglio comunale cesenate.  “Con questa Variante al PRG, il Comune di Cesena cementifica e consuma altri 24.533 mq di territorio da destinare ad aree produttive..  Sarebbero stati 33.070 i mq di produttivo in più, se non fosse che la Provincia, giustamente, propone lo stralcio di ben 8.537 mq di produttivo: il Comune in fase di adozione aveva proposto l’edificabilità di lotti produttivi in area agricola, una vera e propria assurdità urbanistica”. DSCN5171

La Provicia chiederebbe all’amministrazione di Lucchi di eliminare l’area edificabile in zona agricola della ditta “Aldebaran”, la cancellazione dell’area edificabile individuata nella zona agricola della ditta “Autotrasporti Biondi”  e la riconsiderazione della “la previsione edificabile” della ditta Biondi e Grassi in via Pisignano a San Giorgio in zona agricola. Altre considerazioni sono portate avanti dalla Provincia come ricostruisce Davide Fabbri: “si ritiene che siano eccessivi gli 800 mq di ampliamento della ditta F.lli Barducci a Ruffio in zona agricola; è eccessiva l’altezza dell’albergo (30 metri) previsto all’interno della polisportiva Martorano; si fa richiesta di piano urbanistico attuativo per Technogym (due nuovi lotti) a Calabrina, anziché consentire alla ditta la concessione di un permesso di costruire diretto”, ma non è tutto qui. “Altre due cose – fra le tante – di mancata salvaguardia del contesto ambientale e paesaggistico approvate in Consiglio comunale, sono: alla Lombardi e Briganti spa – proprietaria di aree delicatissime divenute irresponsabilmente edificabili col PRG 2000 – viene concessa l’eliminazione del limite di inedificabilità per instabilità del versante nell’area collinare che parte dal Ponte Vecchio verso via Roversano; ulteriore cemento in aree che dovrebbero essere tutelate dal punto di vista ambientale e paesaggistico. Non si accoglie l’osservazione del WWF che chiedeva giustamente l’eliminazione della previsione del nuovo polo scolastico all’interno dell’area verde delle Vigne”. E…… tanto altro ancora.

RICORDIAMO A COLORO CHE SI MUOVONO IN AUTO, DI UTILIZZARLE  A PIENO CARICO (4/5 persone) SIA PER RAGIONI DI SPAZIO PER PARCHEGGIARE, MA SOPRATTUTTO PER RISPARMARE CARBURANTE E QUINDI RIDURRE L’INQUINAMENTO. GRAZIE DI CUORE

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GIORNATA DI LIBERO SCAMBIO DEI SEMI

Sabato 14 gennaio 2012
(così da avere il tempo di preparare il semenzaio)

Dalle 9 alle 18

sede del corso: Ecoistituto di Cesena

semi rossi

Per chiunque creda nell’importanza di autoprodursi le piantine per il proprio orto-giardino per il recupero della biodiversità del proprio territorio (anziani e giovani, piccoli e grandi contadini, associazioni, gruppi e scuole, curiosi e intenzionati…)

Porta con te semi di varietà antiche di ortaggi, semi di cereali antichi, semi di aromatiche e officinali, semi di erbe tintorie, ma anche talee di vecchie varietà di viti, e querce e noccioli…e tanto altro!

Disegno copia

PROGRAMMA:
Ritrovo alle ore 9,00

interventi

Andrea Fazi: la vera ricchezza è la biodiversità

Andrea Magnolini: la biodiversità legata ad antichi mestieri

dopo pranzo scambio dei semi

per info e iscrizioni: elena.campacci@gmail.com – cell. 338/1409662

La partecipazione all’evento è gratuita.
Si richiede solo un piccolo contributo libero per coprire i costi del locale.

Il pranzo è al sacco: ognuno porta qualcosa di tipico e locale della propria terra

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