Il movimento Stop al Consumo di territorio – il Forum Italiano dei Movimenti per la Terra e il Paesaggio

I MARTEDI’ DELL’ECOISTITUTO – ANNO 2010/2011

” UN ANNO PER STARE CON I PIEDI PER TERRA “

Sede degli incontri: via Germazzo, 189  MOLINO CENTO – Cesena

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29 novembre 2011 – ORE 20.30:

Relatore: Silvia Minozzi

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Troppe volte siamo pervasi dallo sconforto di fronte all’apparente incapacità di non riuscire a contrastare il fenomeno di cementificazione che subiscono le DSCN6026_001nostre città e le nostre campagne. Questo fenomeno così marcato ha inizio negli anni 60 e ancora oggi non sembra arrestarsi, anzi questo fenomeno di distruzione irreversibile dell’ambiente naturale si sta trasferendo sempre di più in campagna con la realizzazione, in particolare, dei centri commerciali, dei poli industriali, artigianali. In nome della  sopravvivenza delle città stiamo trasferendo il traffico caotico in campagna, che diverrà a sua volta, per definizione, la periferia della città. Continuando questo lavoro di informazione crediamo sia interessante conoscere esperienze che concretamente hanno tentano di contrastare la cementificazione delle campagne, la distruzione del patrimonio paesaggistico, artistico e culturale come sta cercando di fare il Movimento Nazionale per lo Stop al Consumo di territorio, ed in particolare conoscere la storia del nodo locale della Spezia e Val di Magra del Movimento Stop al Consumo di territorio. In questa serata Silvia Minozzi parlerà dell’esperienza, che insieme ad un piccolo gruppo di amici, ha contribuito a far nascere nella propria città e delle attività che stanno portando avanti. Ci presenterà l’ultimo grande progetto del Movimento nazionale Stop al Consumo di Territorio che ha visto la luce il 29 ottobre a Cassinetta di Lugagnano cioè la nascita del Forum Italiano dei Movimenti per la Terra e il Paesaggio; raccontandoci della assemblea costituente di Cassinetta, degli aderenti al forum, dei suoi obbiettivi e i progetti concreti.

Da ultimo ci presenterà il libro “Psico(patologia) del paesaggio: Disagio Psicologico e Degrado ambientale” Erreci Edizioni (Potenza) scritto insieme a Roberto Mazza. Gli autori si addentrano nei misteri del rapporto – forse ancora poco indagato – tra uomo e natura, tra habitat e benessere.

RICORDIAMO A COLORO CHE SI MUOVONO IN AUTO, DI UTILIZZARLE  A PIENO CARICO (4/5 persone) SIA PER RAGIONI DI SPAZIO PER PARCHEGGIARE, MA SOPRATTUTTO PER RISPARMARE CARBURANTE E QUINDI RIDURRE L’INQUINAMENTO. GRAZIE DI CUORE

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Proiezione del film documentario “IL SUOLO MINACCIATO”

” UN ANNO PER STARE CON I PIEDI PER TERRA “
Sede degli incontri: via Germazzo, 189  MOLINO CENTO – Cesena

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25 ottobre 2011 – ore 20.30

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Il documentario dura 50 minuti; protagonista è la pianura parmense, la food valley, al centro di un caso emblematico e paradossale.  Emblematico perché qui come in altre aree padane si è assistito, dopo la fine di Tangentopoli, ad una fortissima accelerazione dell’espansione urbana secondo modalità sempre più incontrollate e disperse e con ritmi di occupazione del suolo ben superiori agli anni del boom economico ed edilizio, nonostante una dinamica Pannelli solaridemografica piuttosto debole. Paradossale perché Parma si propone al mondo come la Food Valley italiana, la capitale  dell’agroalimentare, luogo di eccellenza di prodotti alimentari tipici, come il Prosciutto di  Parma e il Parmigiano Reggiano, che fondano la propria immagine, la propria forza evocativa e distintività di mercato sul radicamento ad un territorio d’origine preservato e di alta qualità ambientale. Ci si aspetterebbe quindi che, qui più che altrove, le politiche di sviluppo urbanistico ed economico e i relativi strumenti di pianificazione e programmazione si preoccupassero di tutelare il paesaggio e il suolo agrario, quali elementi essenziali di un comparto economico, quello agroalimentare, che copre più del 35% del fatturato industriale. In realtà le scelte urbanistiche vanno in tutt’altra direzione. A giudicare dal numero di cantieri e di gru che spuntano dall’orizzonte, la pianura parmense, più che una Food Valley, sembra infatti diventata una Gru Valley. Tra l’Autostrada del Sole e il margine appenninico, la campagna sta progressivamente scomparendo.

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RICORDIAMO A COLORO CHE SI MUOVONO IN AUTO, DI UTILIZZARLE  A PIENO CARICO (4/5 persone) SIA PER RAGIONI DI SPAZIO PER PARCHEGGIARE, MA SOPRATTUTTO PER RISPARMARE CARBURANTE E QUINDI RIDURRE L’INQUINAMENTO. GRAZIE DI CUORE

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I martedì dell’Ecoistituto 2011/2012 “UN ANNO PER STARE CON I PIEDI PER TERRA”

Attraverso il deserto dei Tartari
rimaneva solo la striscia della strada,
singolare segno di ordine umano
nell’antichissimo abbandono
Dino Buzzati[1]

Sono passati 6 mesi dal referendum sull’acqua e non solo sull’acqua, l’Ecoistituto prosegue il suo percorso formativo organizzando le prossime “ serate del martedì dell’Ecoistitutocon filone conduttore “PER STARE CON I PIEDI PER TERRA”. Il titolo è significativo! se non abbiamo la terra sotto i piedi, se i nostri piedi non calpestano la terra non ci può essere acqua. Eppure, la terra, ogni giorno che passa scompare sotto i nostri piedi. Come noterete dal programma, saranno serate in cui cercheremo di affrontare il tema della terra nei suoi molteplici aspetti senza dimenticarci dell’acqua.

Lo sviluppo italiano

In nome dello sviluppo usiamo il territorio in modo improprio, in quindici anni abbiamo perso oltre 3.6 milioni di ettari di terreno agricolo e per contro abbiamo costruito 3 miliDSC_0001ardi di metri cubi di capannoni industriali e lottizzazioni residenziali. Siamo la nazione con la più alta disponibilità di abitazioni in Europa, oltre 32 milioni, si stima che il 20% non siano abitate. Ogni italiano, neonati compresi dispone di una superficie abitativa di 62 metri quadrati. Il fenomeno costruttiva non si arresta[2]. Ogni Governo che si alterna in Parlamento propone il “piano casa”. Dal 2003 al 2009 sono state edificate oltre 1,6 milioni di case, almeno il 10% sono abusive nonostante la popolazione italiana cala sensibilmente e sia una delle più anziane al mondo, ma non invecchia definitivamente grazie al flusso migratorio.

Un elemento comune che associa le aree soggette a desertificazione è costituito dalla progressiva riduzione dello strato superficiale del suolo e della sua capacità produttiva.
In base ad un criterio di produttività biologica, la Conferenza delle Nazioni Unite sulla Desertificazione, tenutasi a Nairobi nel 1977, aveva già adottato una definizione di desertificazione “riduzione o distruzione del potenziale biologico del terreno che può condurre a condizioni desertiche” che prescindeva dalla collocazione geografica (polari o tropicali) delle aree colpite, dalle loro caratteristiche climatiche, dalle cause (naturali o antropogeniche) e dai processi quali la salinizzazione da parte del mare nella falda di acqua dolce dell’entroterra dovuto alla subsidenza che è originato dall’eccessivo emungimento, l’erosione, la deforestazione ecc. che sono all´origine della degrado del potenziale biologico del suolo.
Alla stessa maniera si genera desertificazione con le forti lavorazioni dei terreni agricoli con mezzi meccanici sempre più potenti (pesanti), con lavorazioni sempre più profonde che alterano le proprietà fisiche, chimiche e biologiche del terreno.

Altro fenomeno negativo, peraltro così esaltato in questo periodo storico, è l’utilizzo delle biomasse per la produzione di biocarburante e biocombustibile per il riscaldamento, per la produzione di energia elettrica, per il trasporto, questo processo sottrae materiale organico al suolo necessario per avere humus quindi per avere una terra viva.

La percentuale di territorio italiano a rischio desertificazione è di circa il 30%. Questo fenomeno si è accentuato negli ultimi 20 anni. Sono interessate soprattutto le regioni meridionali dove l’avanzata del fenomeno rappresenta nel nuovo millennio una vera e propria emergenza ambientale.
FAO-UNEP-UNESCO insieme, nel lontano 1979 definiscono la desertificazione come: ”il processo che porta ad una riduzione irreversibile della capacità del suolo di produrre risorse e servizi”.

E’ una definizione che non lascia dubbi, in parole molto semplici significa che il suolo non è più in grado di originare biomassa!

A distanza di 32 anni possiamo affermare che furono parole vane, trasportate dal vento, perché questo fenomeno è in espansione e colpisce tutte le parti della Terra compreso la nostra Nazione e la nostra regione l’Emilia Romagna.

Le immagini al satellite del bacino del Mediterraneo rendono un’idea dell’importanza del problema, le regioni a rischio come la Puglia, la Basilicata, la Calabria, la Sicilia e la Sardegna mostrano il processo di desertificazione in stato avanzato. Anche le regioni del centro nord, in particolare Toscana ed Emilia Romagna, manifestano un peggioramento della situazione idrometeorologica e sono sempre più vulnerabili all’irregolarità delle precipitazioni.

Vi aspettiamo il 25 ottobre per vedere insieme la proiezione del film documentario
“IL CONSUMO DELLA TERRA”

Programma annuale delle serate

25/10/2011
Film  “IL CONSUMO DELLA TERRA” a cura di: WWF; LEGAMBIENTE in collaborazione Il Borgo associazione culturale, Lipu, Le città invisibile con il sostegno di Forum Solidarietà.

29/11/2011
IL MOVIMENTO NAZIONALE STOP AL CONSUMO DI TERRITORIO: STORIA E  PROGRAMMA.  – IL NEONATO FORUM NAZIONALE “SALVIAMO IL PAESAGGIO, DIFENDIAMO IL TERRITORIO: GLI ADERENTI, GLI OBIETTIVI, LE ATTIVITA’  PREVISTELA TERRA UN BENE COMUNE DA PRESERVARE
Relatore: Silvia Minozzi (Coordinatore del Movimento Stop al Consumo di Territorio della Spezia e  Val di Magra)

30/01/2012 (per questa serata il giorno di incontro è un lunedì)
CESENA CITTA’ DEL CEMENTO
Relatore: Davide Fabbri – Gherardi Gianfranco

28/02/2012
TERRA UN BENE COMUNE DA PRESERVARE: L’ESPERIENZA DI CASSINETTA DI LUGAGNANO – ALLA RICERCA DELL’ALTRA POLITICA PER UN’ALTRA ITALIA
Relatore: Domenico Finiguerra (Sindaco di Cassineta di Lugagnano)

27/03/2012
IL CONSUMO DEL TERRITORIO IN EMILIA ROMAGNA – IL PRINCIPIO  DI PRECAUZIONE  E LE CATASTROFI NATURALI
Relatore: Raffaele Pignone (Servizio geologico, sismico e dei suoli )

23/04/2012 (per questa serata il giorno di incontro è un lunedì)
LA GESTIONE DELLE ACQUE,  DELLE ENERGIE RINNOVABILI DEI RIFIUTI IN UN PICCOLO COMUNE e…..  PERCHE’ NO! ANCHE LA GESTIONE DELLA CULTURA
Relatore: Annalisa Marchi (Sindaco del comune di Vaiano)

29/05/2012
IL REFERENDUM C’E’ STATO, E’ STATO ACCOLTO. E ADESSO!!
Relatore: Bersani Marco (Rappresentante del comitato per il Referendum)

06/2012
Un viaggio alla conoscenza del nostro territorio per imparare a stare con i piedi per terra Con cena finale, guardando le stelle.

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Sede degli incontri: via Germazzo, 189  MOLINO CENTO – 47521 Cesena (Fc)


[1] Il deserto dei Tartari (la biblioteca di Repubblica)

[2] C. Jampaglia, E. Molinari, 2010 – Salvare l’acqua Contro la privatizzazione dell’acqua in Italia. Feltrinelli editore

RICORDIAMO A COLORO CHE SI MUOVONO IN AUTO, DI UTILIZZARLE  A PIENO CARICO (4/5 persone) SIA PER RAGIONI DI SPAZIO PER PARCHEGGIARE, MA SOPRATTUTTO PER RISPARMARE CARBURANTE E QUINDI RIDURRE L’INQUINAMENTO. GRAZIE DI CUORE

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ORTI CONDIVISI E ANTICHI GIARDINI

15 ottobre 2011 a Vaiano (PO)

Orti condivisi e Antichi Giardini – Primo Workshop meeting.
Dedicato al 150° dell’Unità d’Italia

Programma base

Antica Tinaia della villa del Mulinaccio
-
ore 9.30, registrazione dei partecipanti e apertura del meeting.

La formula innovativa che proponiamo non prevede un incontro frontale. I partecipanti possono scegliere, nell’arco orario e nel programma indicato, gli workshop in continuum, costruendosi il proprio percorso. Gli spostamenti in auto propria sono brevi e sarà ben segnalato il percorso da fare.

Nella scheda di iscrizione indicare se si vuol presentare la propria esperienza o i propri materiali in spazio attrezzato presso la Tinaia della Villa del Mulinaccio, sede principale del workshop e del pranzo (Gran Desinare Tricolore) che sarà allestito con prodotti emiliani, romagnoli e toscani.

Workshop diffusi:

- Tinaia del Mulinaccio, presentazione di esperienze, mercatini di fiori e dei semi.

Dalle 9.30 alle 13.00 e dalle 14.30 alle 18.30.

- Villa di S.Gaudenzio, visita alla Vigna delle Veneri e commemorazione del patriota e vecchio giardiniere Domenico Gazzadi, ore 10.00-12.00

In dettaglio: visita al monumento della Vigna delle Veneri, dedicato a Galileo nel  1841 con epigrafe dettata dal patriota Domenico Gazzadi (dalla villa con trasferimento a piedi per via campestre e ritorno).

Rinfresco con caffè e biscotti di produzione locale (Sigaro Garibaldi, a ricordo del passaggio di Garibaldi nella trafila del 1849).

Commemorazione storica della figura di D.Gazzadi nel salone antico della villa dove fu ospite della famiglia Buonamici di Prato durante e dopo l’esilio: interventi del sindaco di Vaiano (con particolare riferimento alla sua passione per la natura e il giardinaggio), del sindaco di Sassuolo e del discendente sig. Giuseppe Gazzadi.

- Borgo di Savignano, visita all’orto condiviso presso la Casa natia, Casa della Memoria dello scultore del bello naturale Lorenzo Bartolini (1777- 1850), ore 10.00-12.30 e ore 14.30-16.30

- Antichi Giardini, visita guidata a Casa Badia a Vaiano ore 11.00-12.30 e a Villa Organi a Faltugnano, ore 15.00-16.30.

Pranzo:

- Tinaia del Mulinaccio, Gran Desinare Tricolore con prodotti di filiera corta emiliana, romagnola e toscana, ore 13.00-14.30

Mattina e pomeriggio visita, con accesso

gratuito per i partecipanti al meeting, a:

Fior di fiorini, collezionismo e passione dell’arte.

Villa del Mulinaccio: Mostra Monete, mercanti e cambiavalute al tempo del Banco Medici-Sassetti. Esposizioni d’arte attraverso pitture di nature morte, epoca XVI-XVIII secolo, in collaborazione con la Piacenti Art Gallery. Conio monete con La Zecca di Lucca

Museo della Badia di Vaiano:

Mostra Monaci, signori e contadini, Le monete della Badia dal Medioevo ai tempi del Granduca.

INFO, 334 3705535, mail: a.marchi@comune.vaiano.po.it

Costi: iscrizione, comprensiva di quaderno Orti di pace dell’Ecoistituto di Cesena, euro 5.

Gran Desinare, euro 20 per i partecipanti al meeting (gratis bambini sotto 10 anni).

Per iscriversi inviare la scheda allegata a:

-       Comune di Vaiano (a.marchi@comune.vaiano.po.it)

Per informazioni telefonare al 334 3705535.

Per informazioni turistiche sul nuovo progetto Sapori d’autunno in val di Bisenzio (pernottamento e altro), consultare il sito del Comune di Vaiano.


13° cantiere AUTOCOSTRUZIONE DI UN ARCO STORICO

Laboratorio delle Tecnologie Appropriate
Cesena 27 – 29 ottobre 2011

Siamo già arrivatio al tredicesimo cantiere per costruirsi un arco storico in legno massello. Di volta in volta abbiamo cercato di migliorare la gestione e l’organizzazione. Abbiamo la fortuna di avere con noi Gigi che è Istruttore regionale  FIARC con specializzazione in Long Bow senza dimenticare l’infaticabile Claudio specialista in archi compositi.

DSC_0004Il corso avrà inizio nella sera di giovedì 27 OTTOBRE e terminerà nel pomeriggio di sabato 29 OTTOBRE.
Le attività manuali saranno alternate a brevi momenti teorici in cui si parlerà dei diversi modelli di arco e dei loro usi a secondo delle popolazioni. Questo strumento ha infatti accompagnato l’uomo per millenni, ed è stato modellato e costruito con tecniche differenti a seconda dei materiali a disposizione, delle tecniche di caccia o di lotta che gli uomini adottavano. L’arco di un britannico era ben diverso da quello di un mongolo o di un egiziano. Costruire un arco significa apprendere le regole base della lavorazione del legno che hanno uno stretto legame con la conoscenza delle leggi fisiche che ne regolano la forma, la scelta dei materiali, il movimento e la potenza.
Per coloro che non hanno mai svolto questa attività manuale, il lavoro inizierà  con il taglio longitudinale di un tronco, quindi si passerà all’uso dell’accetta per sbozzare il legno e dare la sagoma dell’arco. La pialla (sagomata appositamente per lavorare le forme curve) servirà per affinare il lavoro ed infine useremo il coltello a serramanico e la raspa.  Osservando l’arco, messo in tensione, potremo definire i punti in cui intervenire per ottenerne la forma ideale. Un momento apposito sarà dedicato alla corda che sarà realizzata con fili di lino.
Infine passeremo alla costruzione delle frecce, il lavoro si compone di diverse fasi: rendere diritto un ramo di fusaggine con il calore, uniformare la sezione, modellare le punte. Queste ultime potranno essere fatte con acciaio dolce, oppure d’osso o anche in stoppa irrigidita, infine si procede all’impennatura delle frecce.
Passo dopo passo verrà illustrata la procedura per fissare i due materiali che compongono l’asta e la punta. In particolare per le frecce con la punta di osso verranno date anche delle indicazione su come produrre la colla artigianale. Durante la fase della decorazione (se rimarrà del tempo), saranno illustrate le tecniche di base necessarie per l’utilizzo delle terre, come sovrapporre i colori e come renderli più lucenti con l’utilizzo della ceralacca.

Presso l’Ecoistituto è disponibile un piccolo campo di tiro, perciò impareremo anche i rudimenti del tiro con l’arco.
Per color che hanno già partecipato al precedente cantiere e vogliono ritornare, è previsto un lavoro di affinatura dell’arco ed in particolare:

1) come mettere in tensione la corda;
2) come realizzare punte di frecce con materiale diverso
3) se c’è interesse da parte dei partecipanti, parleremo della possibilità di organizzare un corso specifico per la realizzare un arco composito.

Chi ha attrezzatura personale e/o legname proprio e desidera utilizzarlo per la costruzione del proprio arco può farlo.
Ognuno di voi è pregato di portare una specialità alimentare della propria terra da condividere con gli altri partecipanti durante la cena del giovedì sera, si cena con ciò che portate.

Il corso è condotta da:

Sergio Savio, Gigi (Luigi) Ruffoni, Claudio Zuntini
E’ confermata la partecipazione di Paolo Boverio dalla Svizzera

Data di svolgimento del corso
1) Giovedì 27 aottobre: arrivo nella serata (ore 18,00). Si cena insieme (ore 20.00 circa), sarà anche un momento di presentazione del corso e di conoscenza dei partecipati e degli esperti.
Inoltre vi sarà una breve introduzione ad un possibile corso sull’arco composito in legno e bamboo

2) Venerdì 28 ottobre: attività di laboratorio durante tutto il giorno
3) Sabato 29 ottobre: fino alle ore 17,00: attività di laboratorio. Partenza

Numero di partecipanti
12 persone max. iscriversi al più presto.
Si da preferenza ai soci dell’Ecoistituto poi in ordine di iscrizione.

Luogo di svolgimento e pernottamento

Cesena in località Molino Cento presso la sede dell’Ecoistituto dove è situata l’Aula di Ecologia all’Aperto e il Laboratorio delle Tecnologie Appropriate e abilità manuali. Per chi viene da fuori sarà possibile pernottare gratis in “stile scout” presso la sede dell’Ecoistituto (portare saccopelo e materassino). Chi invece vuole un letto comodo può usufruire delle attrezzature alberghiere (B&B / Hotel / Agriturismi) in prossimità dell’Ecoistituto (http://www.cesena.it). I contatti sono personali.

Come arrivare all’Ecoistituto – Cesena

Chi arriva dall’autostrada deve uscire a CESENA NORD ed entrare nella Super Strada E45 DIREZIONE ROMA.  Uscire a SAN CARLO e dirigersi verso la CITTA’ DI CESENA, dopo 200 m sulla dx troverete l’indicazione CARABINIERI.  Girate a dx in via Castiglione poi diventa via Roversano (attraverserete il fiume Savio) . Proseguire per km 4,500 poi svoltare a sx, in una curva a destra, entrare in via Germazzo 189. Proseguite per 180 metri circa e svoltare a sinistra, ci sono 2 cartelli “Aula di ecologia all’aperto” “Parcheggio” (anche se non sembra, potete entrare) che indicano il punto di accesso. Siete arrivati.

Iscrizione

La quota di partecipazione per ogni singolo partecipante è di €. 150,00. La quota comprende sia l’uso delle attrezzature, sia i pasti e le colazioni dei due giorni di permanenza, sia l’arco che verrà realizzato durante il laboratorio più un quaderno di campagna per prendere appunti.

L’iscrizione dovrà avvenire in forma scritta: inviando un fax al n° 0547323407 oppure inviando un messaggio  e mail: ecoistituto@tecnologieappropriate.it in cui sono riportati tutti i dati personali e la fotocopia dell’avvenuto versamento della quota di partecipazione. La quota è da versare anticipatamente su ccp n° 11784477 intestato a: GRTA­ CIN C.P. 78 Cesena 5 – 47521 Cesena, con causale “13° corso autocostruzione arco in legno“. Per ulteriori informazioni chiamare Daniele 3355342213

Attrezzature e materiali disponibili presso il laboratorio

Per lavorare l’arco: accetta e appoggio in legno, coltellino, pialla, raschietto da restauratore, raspa per maniscalco, carta vetro. Materiale per decorazioni: colori acrilici o terre e ceralacca, cera d’api.
Per le frecce: ossa o lamiere, piume, nocciolo. Per la corda: filo di lino non peciato, cera d’api solida, bosti

CORSO PRATICO DI ORTO E CUCINA

Sono aperte le iscrizioni al Corso organizzato da Techné in collaborazione con l’Ecoistituto di Cesena.

Il programma prevede nozioni di base per la realizzazione di un orto, con sperimentazione di ricette naturali con i prodotti della terra.

Il corso si svolgerà venerdì 23 e sabato 24 settembre 2011 dalle ore 9,00 alle ore 18,00 presso la sede dell’Ecoistituto, in Via Germazzo 189 a Cesena.

Per iscrizioni: Manuela Pieri 0543 410759  oppure > coordinatori.fo@mailtechne.org

Per scaricare tutto il Programma > http://www.techne.org/pdf/TECHNE_Ecoistituto.pdf

Orto-Cucina

PER VERSARE IL 5×1.000 OVVERO…… VERSARE IL CINQUE PER MILLE PER DARE UNA MANO ALL’ECOISTITO

PER VERSARE IL 5 x 1.000 ovvero IL CINQUE PER MILLE per l’ECOISTITUTO

Carissimi,

sono già iniziate le grandi manovre per le dichiarazioni dei redditi, ciò  comporta, tra le tante cose, la scelta a chi donare per legge il 5 per mille della propria dichiarazione dei reddito.
Se avete ancora dei dubbi sulla donazione potete farlo a favore del GRTA-CIN.
Questo è il codice fiscale: -01809010406- che dovete inserire nell’apposita casella.  Crediamo sia una donazione ben fatta.

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12° Cantiere AUTOCOSTRUZIONE ARCO STORICO

Laboratorio delle Tecnologie Appropriate
Cesena 28 – 30 aprile 2011

Parte il dodicesimo cantiere per costruirsi un arco storico in legno massello. Di volta in volta abbiamo cercato di migliorare la gestione e l’organizzazione. Abbiamo la fortuna di avere con noi Gigi che è Istruttore regionale  FIARC con specializzazione in Long Bow.

Il corso avrà inizio nella sera di giovedì 28 aprile e terminerà nel pomeriggio di sabato 30 aprile.
Le attività manuali saranno alternate a brevi momenti teorici in cui si parlerà dei diversi modelli di arco e dei loro usi a secondo delle popolazioni. Questo strumento ha infatti accompagnato l’uomo per millenni, ed è stato modellato e costruito con tecniche differenti a seconda dei materiali a disposizione, delle tecniche di caccia DSC_0029_01o di lotta che gli uomini adottavano. L’arco di un britannico era ben diverso da quello di un mongolo o di un egiziano. Costruire un arco significa apprendere le regole base della lavorazione del legno che hanno uno stretto legame con la conoscenza delle leggi fisiche che ne regolano la forma, la scelta dei materiali, il movimento e la potenza.
Per coloro che non hanno mai svolto questa attività manuale, il lavoro inizierà  con il taglio longitudinale di un tronco, quindi si passerà all’uso dell’accetta per sbozzare il legno e dare la sagoma dell’arco. La pialla (sagomata appositamente per lavorare le forme curve) servirà per affinare il lavoro ed infine useremo il coltello a serramanico e la raspa.  Osservando l’arco, messo in tensione, potremo definire i punti in cui intervenire per ottenerne la forma ideale. Un momento apposito sarà dedicato alla corda che sarà realizzata con fili di lino.
Infine passeremo alla costruzione delle frecce, il lavoro si compone di diverse fasi: rendere diritto un ramo di fusaggine con il calore, uniformare la sezione, modellare le punte. Queste ultime potranno essere fatte con acciaio dolce, oppure d’osso o anche in stoppa irrigidita, infine si procede all’impennatura delle frecce.

Passo dopo passo verrà illustrata la procedura per fissare i due materiali che compongono l’asta e la punta. In particolare per le frecce con la punta di osso verranno date anche delle indicazione su come produrre la colla artigianale. Durante la fase della decorazione (se rimarrà del tempo), saranno illustrate le tecniche di base necessarie per l’utilizzo delle terre, come sovrapporre i colori e come renderli più lucenti con l’utilizzo della ceralacca.
Presso l’Ecoistituto è disponibile un piccolo campo di tiro, perciò impareremo anche i rudimenti del tiro con l’arco.

Per color che hanno già partecipato al precedente cantiere e vogliono ritornare, è previsto un lavoro di affinatura dell’arco ed in particolare:
1) come mettere in tensione la corda;
2) come realizzare punte di frecce con materiale diverso;
3) se c’è interesse da parte dei partecipanti, parleremo della possibilità di organizzare un corso specifico per la realizzare un arco composito.

Chi ha attrezzatura personale e/o legname proprio e desidera utilizzarlo per la costruzione del proprio arco può farlo.

Ognuno di voi è pregato di portare una specialità alimentare della propria terra da condividere con gli altri partecipanti durante la cena del giovedì sera

Il corso è condotta da:
Sergio Savio, Gigi (Luigi) Ruffoni, Claudio Zuntini

Data di svolgimento del corso:
1) Giovedì 28 aprile: arrivo nella serata (ore 18,00). Si cena insieme (ore 20.00 circa), sarà anche un momento di presentazione del corso e di conoscenza dei partecipati e degli esperti.
Inoltre vi sarà una breve introduzione ad un possibile corso sull’arco composito in legno e bamboo

2) Venerdì 29 aprile: attività di laboratorio durante tutto il giorno
3) Sabato 30 aprile fino alle ore 17,00: attività di laboratorio. Partenza

Numero di partecipanti
12 persone max. iscriversi al più presto.
Si da preferenza ai soci dell’Ecoistituto poi in ordine di iscrizione.

Luogo di svolgimento e pernottamento
Cesena in località Molino Cento presso la sede dell’Ecoistituto dove è situata l’Aula di Ecologia all’Aperto e il Laboratorio delle Tecnologie Appropriate e abilità manuali. Per chi viene da fuori sarà possibile pernottare gratis in “stile scout” presso la sede dell’Ecoistituto (portare saccopelo e materassino). Chi invece vuole un letto comodo può usufruire delle attrezzature alberghiere (B&B / Hotel / Agriturismi) in prossimità dell’Ecoistituto (http://www.cesena.it). I contatti sono personali.

Iscrizione
La quota di partecipazione per ogni singolo partecipante è di €. 150,00. La quota comprende sia l’uso delle attrezzature, sia i pasti e le colazioni dei due giorni di permanenza, sia l’arco che verrà realizzato durante il laboratorio più un quaderno di campagna per prendere appunti.

L’iscrizione dovrà avvenire in forma scritta: inviando un fax al n° 0547323407 oppure inviando un messaggio  e mail: ecoistituto@tecnologieappropriate.it in cui sono riportati tutti i dati personali e la fotocopia dell’avvenuto versamento della quota di partecipazione. La quota è da versare anticipatamente su ccp n° 11784477 intestato a: GRTA­ CIN C.P. 78 Cesena 5 – 47521 Cesena, con causale “12° corso autocostruzione arco in legno“. Per ulteriori informazioni chiamare Daniele 3355342213

Attrezzature e materiali disponibili presso il laboratorio
Per lavorare l’arco: accetta e appoggio in legno, coltellino, pialla, raschietto da restauratore, raspa per maniscalco, carta vetro. Materiale per decorazioni: colori acrilici o terre e ceralacca, cera d’api.
Per le frecce: ossa o lamiere, piume, nocciolo. Per la corda: filo di lino non peciato, cera d’api solida, bostik.

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SERATA INFORMATIVA PER PARTECIPARE ALLA VOTAZIONE DEI DUE REFENDUM SULL’ACQUA

Comitato Referendario Cesena 2 Si   per l’Acqua Bene Comune

Comitato Cesena

NON FARTI PORTARE VIA L’ACQUA

Dibattito su Referendum e Democrazia
Martedì 29 marzo 2011 ore 20.30

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CORSO PER LA REALIZZAZIONE DI CORDE INTRECCI E CROCI PROPOZIATORIE

Intrecci e torsioni realizzate con
VEGETAZIONI SPONTANEE DI ZONE UMIDE

Sabato 9 Aprile 2011 – dalle ore 9,30 alle 18

presso ECOISTITUTO DI CESENA

PROGRAMMA:
Mattina:
Introduzione: dalla valle al manufatto
-       Proiezione dell’audiovisivo didattico “Gli sfalci e le raccolte” i luoghi di provenienza, i periodi e i metodi di raccolta della materia prima;
-       lezione pratica sulla preparazione della materia prima (carice e stiancia)

Pomeriggio: Realizzazione dei manufatti: corde e stuoietta base
-       tecnica di base per torsione delle funicelle realizzate con le sole mani;
-       intrecci semplici usati per la realizzazione di antichi manufatti.

CONDUCE IL CORSO: L’Ecomuseo della Civiltà Palustre

DSC_0183L’Ecomuseo della Civiltà Palustre è una realtà ecomuseale con un progetto dinamico ad indirizzo didattico che recupera la cultura legata alla propria identità territoriale. Il riferimento è al territorio di appartenenza, la Bassa Romagna e il paese di Villanova delle Capanne, una comunità di raccoglitori creativi. Il progetto nasce per dare una risposta alla perdita d’identità di un paese, che alle origini imposta la sua esistenza sull’utilizzo delle vegetazioni spontanee. L’Ecomuseo lavora sull’idea di affrontare le carenze in materia di cultura materiale, da sempre sottovalutata e trascurata: raccoglie reperti, evidenzia il rapporto dell’uomo con le valli ravennati, ferraresi e bolognesi. La specificità delle trame e degli intrecci caratterizzano i manufatti e qualificano la vastissima gamma di oggetti d’uso comune facenti parte della produzione tipica locale. La difficile opera di ricerca e recupero compiuta, permette oggi di poter fruire di un parco di oltre 2000 reperti, originali e ricostruiti, utensili e documenti che compongono una raccolta unica al mondo. Il “progetto dinamico” dell’Ecomuseo consiste nel “Cantiere aperto”, un laboratorio tenuto in vita dagli ultimi artigiani che detengono inalterato il bagaglio tecnico delle arti manuali che utilizzano l’erba di valle e il legno nostrano.

Cenni storici sulle CROCI PROPIZIATORIE

croce+4aNella campagna romagnola si possono ancora incontrare vari modelli di croci propiziatorie, oltre alle più semplici e comuni, croci a forma di rombi concentrici, oppure eseguite con la conocchia (o rocca da filare). La croce di San Sebastiano, propiziatoria del grano e della famiglia, realizzata con venticinque spighe legate con nastrini rossi contro il malocchio e il santino di San Sebastiano appeso nel centro.Inoltre, con l’avvicinarsi di un temporale, per scongiurare la grandine, era usanza fare croci sull’aia incrociando attrezzi agricoli (zappe e badili) o del focolare (corredo del camino, molle e attizzatoio), e “segnare” il temporale sollevando il bambino di casa facendo il segno della croce contro il cielo.
Quel giorno era ritenuto particolarmente adatto anche per la tosatura primaverile delle pecore come ci ricordano altri detti popolari: Par Sènta Crosa pigra tosa (Per Santa Croce pecora tosata) e ancora: Par Sènta Crosa ciàpa al tusùr e tosa (Per Santa Croce prendi le forbici e tosa).

Durante tutta giornata del corso sarà possibile ammirare
la mostra di cesteria tipica italiana

Costo: 25 € (compreso il pranzo)
Il corso è gratuito per i responsabili dei partner del progetto Infea CEA 2009 ‘Spazi di Gioco e Spazi di Memorie’

Iscrizioni
(da effettuarsi prima del corso con versamento della quota): Andrea Magnolini 347-2237427
Per informazioni tecniche:
Maria Rosa Bagnari

Tel. 0545 47122 – 47777 – Fax 0545 47122 – Cell. 320 3853409 (Luigi)  barangani@racine.ra.it  -www.racine.ra.it/erbepalustri

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